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IL NOCE BIANCO

Il Noce è un albero vigoroso e caratterizzato da un tronco solido, alto e con un portamento maestoso.

Presenta radici robuste e può raggiungere i 30 metri di altezza. E' molto longevo e diventa plurisecolare.

Secondo la floriterapia è un rimedio floreale che lavora sul senso di protezione, sull'accettazione e la capacità di essere flessibili.

Progetto

Il progetto della nostra Associazione di promozione sociale ha come obiettivo la costruzione di una casa con cinque alloggi per disabili gravi e nasce per realizzare un programma di vita idoneo a soddisfare le necessità e i bisogni con finalità di inclusione sociale, cura e assistenza. Il progetto personalizzato si basa sul coinvolgimento pieno della persona con disabilità e/o di chi lo rappresenta legalmente, sul miglioramento della sua autonomia attraverso un processo di acquisizioni, capacità e competenze e sul progressivo trasferimento dei carichi assistenziali gestiti della famiglia a soluzioni di convivenza in un'unità abitativa assistita, individuando gli obiettivi da conseguire e i sostegni appropriati dal punto di vista umano, strumentale e organizzativo. E' volto a favorire percorsi di supporto alla domiciliarità in un'abitazione che riproduca le condizioni reali della casa famigliare.

PROGETTO

OGGI E' IL GIORNO PER AIUTARCI

DESTINATARI

Sono i genitori o i tutori legali dei disabili gravi; dovranno partecipare il più possibile alla vita dell'associazione stessa fornendo riscontri continui per garantire una continuità finalizzata all'integrazione e alla condivisione sociale.

BENEFICIARI

Sono i disabili gravi maggiorenni con un'età minima a partire dai 25 anni compiuti con patologie che non consentono lo sviluppo di una vita autonoma e che necessitano di supporto e assistenza constante.

Storia

COME TUTTO E' INIZIATO

L'idea nasce dall'esigenza di garantire a mio figlio l'indipendenza massima possibile durante la vita di noi genitori nella sua immediata età adulta e per pianificare nel modo più sicuro possibile il suo futuro quando noi non saremo più in grado di prenderci cura di lui. L'esigenza soggettiva è stata analizzata e conseguentemente allargata ad una visione più ampia ed oggettiva di creazione di una realtà abitativa in cui possano convivere più disabili che siano seguiti e supportati da un team di professionisti coordinati da una cooperativa.

Spesso succede che i disabili vengano spostati dalla loro famiglia e catapultati in una realtà completamente diversa.

Il tutto viene sempre fatto in modo molto professionale, seguito e curato da parte delle associazioni o cooperative esistenti che già se ne occupano. Ciò che però viene a mancare è, da parte dei genitori o tutori legali, una partecipazione che li veda coinvolti in modo diretto. A volte sono le associazioni che non danno molto spazio di intervento, ma molto più spesso sono i genitori o tutori legali stessi che preferiscono, per svariati motivi, tenersi a distanza.

In questo progetto non è il disabile che viene inserito in un contesto esistente a doversi adattare, ma è il contesto stesso che si adatta ad ogni singolo destinatario del progetto che viene concepito con questo fine. Grazie ad un approccio inverso rispetto a quello che viene normalmente utilizzato, i beneficiari verranno coinvolti direttamente, cercando di promuovere la loro indipendenza anche tramite possibilità di scelta che verranno loro conferite. Questo tipo di interpretazione della gestione del presente progetto nasce dall'osservazione di altre realtà simili che funzionano già molto bene sul territorio e di altre che invece non agiscono a dare un'indipendenza ma danno semplicemente un appoggio alle famiglie che hanno difficoltà nel gestire la disabilità nelle proprie abitazioni.

Ritengo che la partecipazione alla gestione di un'unità abitativa concepita in questo modo da parte di genitori e tutori legali in modo più attivo rispetto a quanto da me osservato, sia fondamentale per il mantenimento del progetto a tempo indeterminato. Questo è il motivo principale per cui ritengo che ci debba essere una cooperativa di professionisti che gestisca tutta la parte legata ad educatori e operatori sanitari, ma che l'associazione che gestisce e coordina il tutto debba basarsi sui genitori o tutori legali dei beneficiari.

Samantha Monza

Presidente e fondatrice di Noce Bianco APS ETS

SIMONE

LETIZIA

MARIO

SAMANTHA

DANIELE

IVANA

ANTONIO

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